La Tutela dei Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza passa per la Tutela del Benessere Psicofisico dell’Intera Famiglia.

by Rosa | Mag 25, 2025 | Famiglia, Spunti di Riflessione

Prendere a cuore il futuro di bambini e adolescenti accompagnando genitori, insegnanti e gli adulti di riferimento a prendersi cura dei propri bisogni, è una delle priorità della visione e missione di Geco Consapevole.

Migliorare la qualità della vita all’interno dell’ambiente familiare, a cominciare da quello lavorativo, implica, secondo un rapporto del 2009 dell’Unione Europea, accompagnare l’individuo a farsi carico del proprio benessere psicofisico, imparando a gestire stress e frustrazioni relazionali, a beneficio anche dell’atmosfera relazionale al lavoro, e contenere così al minimo ulteriori ripercussioni e strascichi sull’ambiente familiare.

Work-Life balance

Il concetto work-life balance illustra l’importanza di promuovere il benessere dell’individuo anche all’interno dell’ambiente lavorativo nel quale si trova impegnato per un terzo della sua giornata. Questo implica un ruolo attivo del lavoratore, il quale responsabile del proprio benessere, dovrebbe pervenire ad adottare diverse strategie di bilanciamento fra lavoro, vita personale e vita familiare. Da parte sua anche l’azienda dovrebbe poter adottare, lungo tutto il ciclo di vita lavorativo, strategie in grado di valorizzare le persone e le loro diverse necessità. L’obiettivo è proprio quello di facilitare, oltre che contribuire, al processo work-life balance.

Numerose ricerche sul ruolo dello stress al lavoro sulle relazioni familiari ne hanno messo in evidenza gli effetti, sia a breve che a lungo termine. A breve termine, lo stress giornaliero incide sulle interazioni fra i membri della stessa famiglia proprio per l’impatto che determina sull’umore della persona, oltre che sulle sue capacità nell’affrontare le situazione con le quali è portato a confrontarsi al lavoro. A lungo termine, invece, le esperienze vissute sul posto di lavoro possono plasmare sia negativamente che positivamente le relazioni all’interno della famiglia. In definitiva, il fatto che la sfera lavorativa produca degli effetti sulla dinamica della famiglia mostra che il contesto familiare non funziona come un reparto stagno. La famiglia non è una struttura a sé stante, al contrario, essa subisce, in genere, le ripercussioni di origine lavorativa vissute dai coniugi.

Lo stress al lavoro causa stress in famiglia

I modi in cui lo stress al lavoro si ripercuote sulla famiglia possono essere molteplici. Gli effetti dello stress sul funzionamento cognitivo, in particolare, e sulla gestione delle emozioni, come pure sull’umore e sul comportamento in generale sono ormai riconosciuti, grazie anche al concetto di spillover, ovvero il ripercuotersi di un malessere vissuto in precedenza su un vissuto più recente. Si parla, infatti, di ripercussioni negative per far riferimento, per esempio, a manifestazioni di impazienza, frustrazione e irritabilità all’interno delle mura di casa come conseguenza del cattivo umore originato da un’esperienza vissuta al lavoro. In casi come questo, può succedere, allora, che arrivati a casa, nel tentativo di gestire il proprio senso di malessere, si tenda a chiudersi in sé stessi evitando l’interazione con i membri della propria famiglia per evitare di contagiare l’altro con il proprio cattivo umore. È stato inoltre osservato che all’interno della famiglia, uomini e donne sotto stress lavorativo reagiscono in modo diverso nella gestione delle relazioni lavoro-famiglia.

L’armonia del vivere nel vivere il lavoro

Le iniziative di Geco Consapevole mirano a coltivare consapevolezza sulla capacità di ciascuno di riuscire a sviluppare competenze relazionali sostenibili a beneficio del proprio benessere psicofisico e, conseguentemente, della propria salute, e di quella dei propri cari, promuovendo “culture mentali sostenibili” che siano il più possibile in sintonia con i propri obiettivi e bisogni esistenziali. Come, per esempio, prendere atto, diventandone consapevole che, benché i pensieri si presentano automaticamente alla mente, tuttavia, per sua natura intrinseca, la mente gode di flessibilità cognitiva! Il progetto Pratiche di Sostenibilità Relazionale è dedicato, in particolare, a chi lavora; alle mamme, ai papà, e a tutti gli altri adulti di riferimento le cui giornate si alternano fra impegni familiari e impegni lavorativi. Il modello di partenza di questa nostra iniziativa si basa sulle pratiche di colloquio maieutico del Centro Psicopedagogico di Daniele Novara.

Sostenibilità Relazionale. Cioè?

Relazionarsi con l’altro può risultare, a volte, assai faticoso, ancor di più in ambito lavorativo. Può capitare, infatti, che punti di vista, opinioni, e convinzioni personali appaiano talmente inconciliabili che scontro e rottura definitiva si presentano come l’unica soluzione. C’è però un modo molto più efficace e costruttivo per gestire incomprensioni e malintesi: ovvero, sintonizzarsi con le proprie risorse interiori per poter uscire dalla trappola di voler avere ragione a tutti i costi.

Ispirandosi al metodo Colloquio Maieutico, il progetto Pratiche di Sostenibilità Relazionale si propone di accompagnare chi, nel confrontarsi con contrarietà, conflitti e blocchi di vario genere, desidera sperimentarsi nell’attivazione delle proprie risorse interiori facendone l’esperienza in un contesto protetto e personalizzato. Questo progetto ha inoltre l’ambizione di contribuire a un cambiamento di mentalità non solo a beneficio del proprio benessere psicofisico e della propria famiglia —oltre che rivisitare il proprio approccio verso il lavoro— ma anche dell’intera comunità. Prendere atto delle proprie risorse interiori, e coltivare una maggior fiducia sulle proprie capacità, potenzialità, e possibilità di scelta e di azione, sarebbe la strada da percorrere. Consapevolezza, empatia, resilienza, intenzionalità e responsabilità sono solo alcune delle risorse interiori da attivare per un vivere comunitario e solidale, in grado di sfociare in un vero e proprio movimento di evoluzione personale e sociale che, supportato e incoraggiato anche all’interno dell’ambiente lavorativo, non può che dare i suoi frutti a beneficio soprattutto delle nuove generazioni, bambini e adolescenti, verso i quali abbiamo l’assoluta responsabilità, in qualità di adulti il più possibile “RISOLTI”, di farli crescere al meglio delle loro capacità. Ecco che promuovere un insieme di pratiche di sostenibilità relazionale all’interno di ogni ambiente lavorativo, potrebbe costituire il punto di partenza verso lo sviluppo di una solida sostenibilità sociale.

I riferimenti scientifici sono tratti dall’articolo: Effects of job stress on family relationships, pubblicato online da ELSEVIER.

A cura di: Rosa
“I bambini possiedono il potenziale per trasformare il mondo e abbiamo il compito di sostenerli lungo il cammino. Creando spazi per valorizzare le risorse del nostro territorio e coinvolgendo la comunità locale, per promuove la riflessione sull’importanza e la complessità delle emozioni e incoraggia relazioni sostenibili. Partendo dagli articoli della Convenzione sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza, possiamo costruire fondamenta solide per un futuro migliore attraverso l’educazione e la consapevolezza familiare.”

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